A 15- 16 anni il cuore dei giovani domanda veramente qualcosa di grande, qualcuno di cui fidarsi, qualcuno che li sfidi a capire quello che cercano, quello di cui hanno bisogno. Qualcuno che abbia a cuore il loro cuore. Accade così (ma dovrebbe essere sempre così) che un gruppo di studenti appartenenti all’istituto tecnico Cesaro di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, ha soccorso la propria professoressa rimasta priva di sensi per 48 ore sul pavimento di casa.
L’insegnante, una donna di 50 anni che soffre di problemi motori, si è sentita male nella sua casa di Vico Equense, dove vive da sola. I suoi studenti, che la conoscono bene e non l’hanno mai vista assentarsi senza preavviso, capiscono che è successo qualcosa. “Un fatto veramente strano. Non ha fatto mai neppure cinque minuti di ritardo. Doveva essere successo per forza qualcosa”, hanno raccontato ai giornali. “Poi, quand’è mancata anche il giorno dopo”, hanno deciso di chiedere aiuto ad un altro professore che messosi in auto alla volta di Vico Equense ha raggiunto l’abitazione della collega a 20 km da Torre Annunziata. I ragazzi, nel frattempo, si sono ricordati che nelle vicinanze dell’abitazione della prof. c’è una pizzeria il cui pizzaiolo conosce l’insegnante. Si mettono in contatto con lui e gli chiedono di andare a controllare. Mentre l’uomo si reca nella villetta dove abita la donna, arriva anche il professore. Dopo aver bussato alla porta, i due non ricevendo risposta, chiamano i carabinieri che trovano la donna sul pavimento, dove è rimasta per due giorni, priva di sensi. Dopo l’ospedale, l’insegnante è ritornata a scuola con la sua carrozzella, tra gli abbracci dei suoi studenti che l’adorano per l’attenzione che mette nelle lezioni, la passione che li incanta e la dedizione al suo lavoro.
Una bella storia: in un tempo di cronaca in cui si riportano casi di bullismo e di vessazioni nei confronti degli insegnanti, in un tempo in cui ci sono tanti maestri e pochi educatori veri, è quello di cui abbiamo bisogno.
Luisa Loredana Vercillo