Fish Calabria, fase 2: ripartiamo dalla partecipazione e dall’inclusione

La FISH Calabria (Federazione italiana per il superamento dell’handicap) riparte dal digitale, lanciando on-line la piattaforma del progetto libert@dipartecipare.

Il Coronavirus ha messo tutti davanti ad un cambiamento sostanziale delle relazioni sociali dove abbattere le barriere è stato possibile grazie all’uso delle tecnologie. Il digitale ha permesso infatti, nonostante le distanze, di rimanere in contatto gli uni con gli altri, continuando così molte delle attività in regime di smart working.

A questa logica risponde la FISH Calabria, che nel tempo del lockdown ha generato sinergie propositive e messo in rete il nuovo sito fishcalabria.org realizzato grazie al progetto libert@dipartecipare, finanziato con avviso pubblico  destinato a “iniziative e progetti di rilevanza locale ai sensi degli artt. 72 e 73 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 con bando del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Regione Calabria in accordo di programma per il sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale da parte di organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale”.

Un progetto, che è stato in qualche modo “visionario”, anticipando di fatto, nella proposta iniziale una situazione oggettiva nuova e difficile da prevedere quale quella causata dal Covid 19, ovvero l’abbattimento delle barriere fisiche che impediscono o rendono molto difficoltoso l’incontro tar persone con disabilità e i loro familiari per svolgere le attività associative.

Alla conferenza stampa di presentazione del progetto, convocata in regime di web conference, per valorizzare la nuova opportunità offerta e superare l’impossibilità fisica e normativa di incontrarsi, hanno preso parte l’On. Gianluca Gallo, assessore alle Politiche sociali della regione Calabria, Nunzia Coppedé,  Presidente FISH Calabria,  Rita Barbuto, dirigente regionale FISH e  responsabile della raccolta dati della formazione nel progetto, nonché a sua volta docente, Annamaria Bianchi, dirigente regionale  FISH e Tutor dei partecipanti alla formazione prevista nel progetto; Salvator De Benedetto, Direttore Generale del Centro Ricerche Astrea e consulente tecnico del progetto, moderati da Maria Pia Tucci, Giornalista e ufficio stampa del progetto, oltre ad alcuni soci.

LE DICHIARAZIONI DELL’ ON. GIANLUCA GALLO, ASSESSORE POLITICHE SOCIALI REGIONE CALABRIA

L’on. Gallo, ha portato i saluti della presidente Santelli, assente per altri impegni istituzionali, e ha tracciato quelle che per lui sono le priorità «da momenti di crisi, come quello che stiamo vivendo – ha detto – due sono gli elementi da cui ripartire: la terra e le persone, tracciando nuove linee e occasioni di incontro per dare attuazione alle politiche di settore, con uno sguardo attendo ai territori e alle istituzioni locali ».

Riguardo il progetto, dice – «festeggiamo l’ inizio di un percorso di un progetto di cui raccolgo una buona eredità, ed è questa l’ occasione per conoscerci e avviare un dialogo costruttivo sui temi del sociale».

Molti sono stati gli argomenti toccati nel corso della conferenza stampa, e l’ Assessore ha risposto anche alle domande sulle modalità di riapertura dei servizi per le persone con disabilità anticipando che a breve sarà pubblicata «un’ ordinanza con tutti i protocolli riguardanti la riapertura dei centri diurni».

LE DICHIARAZIONI DI NUNZIA COPPEDÉ, PRESIDENTE REGIONALE FISH CALABRIA

In apertura, l’ intervento della presidente della FISH Calabria, Nunzia Coppedé che sottolinea la mission  di rappresentanza, che è propria della Federazione italiana per il superamento dell’handicap. E nello specifico del progetto, sottolinea che «Libert@dipartecipare vedrà impegnati volontari e il gruppo di pilotaggio della federazione con l’ obiettivo di valorizzare l’ associazionismo e la partecipazione. 12 mesi di formazione con un calendario didattico che prevede la prima lezione già il prossimo giovedì 14 maggio e che ha consentito lo svolgersi dell’ assemblea regionale FISH il 4 maggio scorso. Data in cui abbiamo visto moltiplicarsi il numero di  persone presenti a cui solitamente siamo abituati» – dice,  e aggiunge  – «la nuova piattaforma, a cui avevamo pensato prima che il coronavirus invadesse e cambiasse le nostre abitudini di vita, era stato pensato come uno strumento utile a superare le mancanze dei mezzi di trasporto che spesso non consentono alle persone con disabilità di muoversi in autonomia per raggiungere altri territori all’ interno della nostra stessa regione».

«Chiediamo alla Calabria  – conclude –  approfittando di questo appuntamento che ci porta a vivere in modo nuovo le relazioni, di adeguarsi agli standard di altre regioni, anche del Sud, che sono in grado di garantire una politica dei diritti per le persone con disabilità».

I NUMERI DI LIBERT@DIPARTECIPARE

Una rete, quella della FISH Calabria, che nell’ottobre del 2020 festeggerà i 25 anni di attività, che vede la presenza attiva di 34 Associazioni di persone con disabilità e loro familiari sparse su tutto il territorio delle cinque province calabresi con una ricaduta territoriale importante, che consente la capillarità dell’azione formativa e informativa prevista dal progetto.

In termini di numeri, di cui già oggi siamo in grado di dare notizia, parliamo di  20 docenti/formatori e oltre 60 iscritti già registrati sulla nostra area riservata della piattaforma, appartenenti alla rete  associativa della FISH Calabria sparsi su tutto il territorio calabrese che si sperimenteranno in laboratori e moduli tematici e che parteciperanno al percorso formativo di dodici mesi.

OBIETTIVI DEL PROGETTO

Gli obiettivi del progetto sono la condivisione di buone pratiche e soprattutto la formazione destinata alle persone che vivono la condizione di disabilità e che operano nel settore delle politiche sociali e dei diritti. «I temi del calendario formativo – spiegaAnnamaria Bianchi, tutor d’aula virtuale del progetto e dirigente regionale FISH Calabria-  spaziano  dal diritto all’uguaglianza alle politiche non discriminatorie, dal progetto individuale al dopo di noi, alla vita indipendente, ai servizi offerti nei vari territori. Dal diritto allo studio, alla formazione professionale e all’orientamento al lavoro.  Dalla riforma del terzo settore alla mobilità e al turismo accessibile.

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Una pluralità di argomenti che permetteranno di interloquire non solo con gli amministratori locali, i dirigenti scolastici e la compagine pubblica e privata ma anche fra associazioni stesse, per meglio comprendere le potenzialità e le criticità di ogni provincia calabrese nonché le esigenze di ciascuno, per lavorare in sinergia, coordinandosi, mirando all’uniformità di strumenti e obiettivi per una maggiore efficacia della partecipazione attiva».

Trasferire conoscenze e generare competenze, dunque, ma non solo. Libert@dipartecipare «Vuole sviluppare l’empowerment sia delle persone e delle organizzazioni coinvolte, sia del contesto sociale e politico locale e regionale sottolinea Rita Barbuto, che raccoglierà dati e risultati del progetto per la parte formativa.

L’empowerment individuale produrrà, su chi sarà coinvolto, un maggior controllo sulla propria vita mentre

quello sociale o comunitario permetterà il riconoscimento dell’esperienza degli altri e la legittimazione della voce di tutti e allo stesso tempo, contribuirà alla rimozione degli ostacoli che limitano la vita delle persone con disabilità nella società».

INNOVAZIONE | LA DOPPIA STRUTTURA DEL SITO

Una doppia struttura che risponde ai canoni previsti per l’accessibilità di tutte le persone, con qualsiasi forma di disabilità.

Il portale e la relativa piattaforma informatica, infatti, sono coerenti con le disposizioni dell’AGID (Agenzia per l’Italia digitale) che promuove l’accessibilità dei siti web in relazione alla normativa vigente, dichiarando che “per accessibilità si intende la capacità dei sistemi informatici, ivi inclusi i siti web e le applicazioni mobili, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità, necessitano di tecnologie assistive o di configurazioni particolari” (art. 2, comma a, Legge 4/2004).

«Una sezione fruibile da tutti metterà in evidenza le news legate al progetto, ma anche la struttura, lo statuto, la carta dei diritti, le reti associate mentre l’area riservata consentirà la partecipazione alla formazione e la condivisione di documenti», – spiega Salvator De Benedetto, responsabile tecnico del progetto -.

Anche l’implementazione della comunicazione e delle relazioni saranno garantite dalla condivisione social sulle pagine collegate al sito e dall’ invio periodico di una newsletter.

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