“Code sempre più lunghe agli sportelli del centro unico per le prenotazioni dell’Asp di Cosenza. Diversi utenti, non solo del centro, ma anche dei comuni del distretto, ci hanno segnalato che incontrano difficoltà, lungaggini, code di intere mattinate per prenotare le prestazioni specialistiche, diagnostiche e strumentali – scrive in una nota il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con. Denis Nesci – pare che capiti che gli utenti debbano aspettare anche delle ore, con grandi difficoltà degli anziani e dei malati, in coda per mettere un timbro o una data sulla ricetta o sullo schermo del computer.
E’ di qualche ora fa, infatti, che in un video amatoriale fatto circolare sui social network, un anziano viene colto da malore in sala d’ attesa gremita da cittadini in attesa. Non capita di rado – continua Nesci – che dietro al bancone delle prenotazioni sia presente soltanto un impiegato che deve fare fronte alle numerose richieste in una stanza piena di utenti. Malgrado tutte le segnalazioni che l’U.Di.Con. negli anni ha sottoposto ai diversi organi preposti, le prenotazioni rimangono ancora oggi uno dei tanti “buchi neri” della sanità calabrese. Malgrado tutte le iniziative che negli anni sono state affrontate, ancora non si è riusciti a ridurre drasticamente le attese; anzi non passa giorno che ci troviamo di fronte a denunce di cittadini che pongono l’accento sul fenomeno che non lascia scampo a quanti hanno bisogno di sottoporsi a visite specialistiche”.
“Il triste fatto verificatosi oggi al CUP di Cosenza, – interviene il Responsabile Provinciale dell’ U.Di.Con. di Cosenza, Ferruccio Colamaria – per quanto sia sicuramente un indicatore di disservizio organizzativo, assume una rilevanza particolare nell’ opinione pubblica, poiché viene sovradimensionato dalla condizione di ansia e d’ incertezza che il paziente è chiamato a vivere, in ragione dell’ attesa, del disservizio e a volte per una inadeguata informazione, anche da parte degli stessi operatori che nonostante si prodigano non sempre viene recepito l’ impegno da parte degli utenti, com’ è stato più volte sottolineato. Il problema verificatosi oggi a Cosenza è un tema puramente di organizzazione – continua Colamaria – non è accettabile un’attesa di ore per poter accedere al Centro Unico di Prenotazione: il disservizio si registra da molto tempo ed è ormai insostenibile. È impensabile sottoporre gli utenti a code estenuanti per la prenotazione di analisi, esami e visite me diche specialistiche, e per il pagamento dei relativi ticket. A seguito delle tante proteste degli utenti, chiediamo l’attivazione di uno sportello aggiuntivo e di un punto informazioni su procedure e disponibilità delle prestazioni in agenda. Su questa situazione di pesante disagio che grava sugli utenti pesa in modo grave il mancato avvio di un nuovo sistema informatizzato che ha fortemente rallentato le procedure di prenotazione e pagamento ticket, sistema che poteva scongiurare intasamenti e code. I servizi territoriali sono un diritto dei cittadini, e l’U.Di.Con. non smetterà di battersi perché vengano garantiti in modo efficiente”.
“Il diritto alla salute – conclude Nesci – è riconosciuto dall’art. 32 della Costituzione italiana; diritto che in Calabria viene molto spesso negato dalle assurde lungaggini della sanità pubblica. È impensabile, infatti, che per una semplice prenotazione occorra aspettare intere giornate, con evidenti danni per i cittadini che necessitano di controlli medici a volte anche urgentissimi. Le lamentele in questo senso sono davvero numerosissime, bisogna agire dunque con celerità per trovare delle risposte. Ed anche la riduzione delle liste di attesa delle prestazioni è al centro degli obiettivi dell’U.Di.Con. al fine di razionalizzare i tempi per la diagnostica e la specialistica”.