«Jole, porto a te, ai tuoi cari, alla Calabria, il saluto commosso di tutte le Regioni italiane». Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, intervenendo alla camera ardente in onore del presidente Jole Santelli a Catanzaro.
«Siamo stati colti tutti impreparati dalla tua improvvisa e prematura scomparsa – ha aggiunto –, in questi lunghi mesi di emergenza ci siamo conosciuti bene, lavorando fianco a fianco in lunghissime e quotidiane riunioni, giorno e notte, per affrontare al meglio la grande minaccia del covid. Tu non hai mai risparmiato energie, tempo e dedizione. Sei stata sempre presente, al servizio del tuo popolo e del tuo Paese, portando alla Conferenza delle Regioni un contributo prezioso e insostituibile».
«Abbiamo condiviso con te insieme a tutti i presidenti delle Regioni – ha detto ancora Emiliano – un’esperienza istituzionale e umana che ci ha unito profondamente, ci ha fatto crescere, ha creato legami di stima e di sincera amicizia. Abbiamo percorso insieme un cammino che ha reso un’unica grande squadra. Oggi quella squadra piange per la tua perdita , sente forte la mancanza della tua voce, delle tue idee, della tua passione civile che ci faceva sentire tutti più forti».
«Ti salutiamo – ha concluso – con l’infinita gratitudine di chi sa che hai messo una vita intera al servizio della Calabria e dell’Italia».
Anche il sindaco di Catanzaro e presidente della provincia capoluogo, Sergio Abramo, è intervenuto in ricordo del presidente Santelli, tracciando, con toni commossi, i principali tratti politici e umani. «Con il suo sorriso – ha detto -, la sua grinta e la sua determinazione è riuscita a conquistare il cuore di tutti calabresi. Grazie a Jole per averci insegnato che cos’è il coraggio, il vero coraggio e grazie per averci regalato sempre un sorriso, anche quando non c’era motivo di sorridere».
«E come era bello quel sorriso quando le parlavi di un bel progetto sulla Calabria. In tanti anni da sindaco – ha aggiunto -, mai avevo conosciuto un presidente che sapeva ascoltare il parere degli altri».