COSENZA – Nella giornata di martedì 6/6/2017, si è tenuto presso la Prefettura di Cosenza un ulteriore incontro con alcuni Sindaci della provincia finalizzato a sollecitare gli stessi a presentare progetti SPRAR, al fine di assicurare l’accoglienza, diffusa sul territorio provinciale, di migranti richiedenti asilo.
Attualmente sono 45 i Comuni in cui sono stati attivati Centri di accoglienza finanziati con il “Fondo ex art. 12, comma 2, del Decreto Legge 22 ottobre 2016, n. 193”, mentre altri 11 Comuni della provincia sono stati ammessi al finanziamento per l’anno 2016-2017, come risulta dal Decreto di approvazione della graduatoria dei progetti SPRAR, firmato dal Ministro dell’Interno On. Marco Minniti in data 30 maggio 2017.
Nel corso della riunione, il Prefetto ha più volte ribadito come sia assolutamente necessario procedere ad attivare Centri SPRAR in ogni comune, in modo da assicurare una migliore gestione del fenomeno e una più adeguata accoglienza dei migranti.
Ha altresì evidenziato come i continui sbarchi e l’assegnazione di migranti richiedenti asilo, impongono al momento la necessità dell’apertura di altri CAS, con la conseguente presenza, nei territori dei singoli comuni interessati, di un numero di migranti superiore a quello indicato dalla direttiva del Ministro dell’Interno dell’11 ottobre 2016, contenente le regole per l’avvio di un sistema di ripartizione graduale e sostenibile dei richiedenti asilo e rifugiati sul territorio nazionale attraverso lo SPRAR.
Il Prefetto ha posto in risalto che sarà possibile invertire tale tendenza solo se ogni comune farà la propria parte e ospiterà il numero previsto dalla citata direttiva ministeriale, ricordando come nei Comuni ove sono stati aperti centri SPRAR l’esperienza risulti, per come riferito dai Sindaci dei relativi territori, sicuramente positiva.
Ha inoltre evidenziato come l’apertura di centri SPRAR comporta ricadute positive, sia sotto il profilo del ripopolamento di quei Comuni che hanno visto drasticamente diminuire il numero dei propri abitanti, sia per evitare la chiusura degli istituti scolastici per il decremento degli alunni, nonché per i riflessi di natura economica per il territorio.
Il Prefetto ha altresì precisato che nei Comuni in cui non sono attivi gli SPRAR si dovrà necessariamente tenere conto della disponibilità ad aprire i centri manifestati dai privati, anche in considerazione del fatto che non vi sono più posti disponibili nei centri di assistenza già autorizzati.
Tutti i Comuni partecipanti hanno espresso l’intenzione di presentare progetti SPRAR, ritenendo che l’accoglienza diffusa e più razionalmente distribuiti su tutto il territorio provinciale, poiché consente il contenimento del numero di migranti ospitati in ogni Comune, sia l’unico strumento per assicurare una vita dignitosa a chi raggiunge le nostre coste, garantendo la piena integrazione nel tessuto sociale e, nel contempo, sia utile a far accettare alle collettività locali la presenza dei migranti.
Sono previsti a breve altri incontri con gli altri Sindaci della provincia, affinché si possa realizzare tempestivamente il sistema dell’accoglienza diffuso.